NEWSLETTER

Marzo 2021,


Cari Amici miei e della fotografia,


in questo 2021 che speriamo ci porti gradualmente a uscire dalla angosciosa tenaglia della pandemia, riprendo e rinnovo la consuetudine della newsletter.

Le novità, grazie anche al tempo che proprio la ‘clausura’ da distanziamento offre, saranno sostanziali. Il tentativo sarà trasformare questo piccolo intervento periodico superando i rituali annunci di novità riguardo alla mia attività di fotografo o alla pubblicazione della fotografia del mese (che puir continueranno), per trattare tematiche, autori e perchè no, qualche intervento di tecnica in fotografia e in post produzione.

Spero non si riveli un progetto troppo ambizioso e prego chi volesse partecipare all’arricchimento di questo foglio di non esitare a inviarmi brevi articoli, saggi o quantaltro possa ritenersi interessante e coerente.


SPAZIO SOMMYFOTO WEB

Il sito è stato completamente rinnovato, sia nella veste grafica, sia nei contenuti.  Parzialmente era già online da da un paio di mesi in versione provvisoria, per cui può essere che qualcuno lo abbia già visitato.

Il Menu, che ora è più tradizionalmente posizionato in alto ad ogni pagina, vede l’aggiunta della sezione PUBLICIST.  Vi si trovano raccolti alcuni degli articoli che scrissi, nella mia attività di pubblicista, prevalentemente negli anni ’80, tra cui interviste ad autori e recensioni di mostre fotografiche. Spero possa essere interessante leggerli a quasi 40 anni di distanza.

Le gallerie fotografiche sono quasi immutate per quanto riguarda i reportages e le storie brevi, mentre ho aggiunto le sezioni URBAN, STREET e ARCHITETTURA, che non sono certamente campi in cui ho molto da dire. Quindi pochi scatti, spero quantomeno accettabili.

Infine ho rinnovato parzialmente le due gallerie di paesaggio e alla sezione TRAVEL ho aggiunto un portfolio a colori sulla THAILANDIA.


LA FOTO DEL MESE















Bangkok 2015 -  Nel pieno centro della città, moderno quanto caotico, si incontrano piccoli luoghi di culto e di offerte. Angoli appartati dove fermarsi rapidamente sulla via verso il lavoro o rientrando a casa.


E’ partito il primo corso

CORSO di PHOTOSHOP

In tempo di pandemia, il numero di corsi di fotografia e postproduzione online si è espanso in misura esponenziale.

Quasi tutte le proposte che riguardano la postproduzione sono rivolte ha chi desidera apprendere ‘trucchetti’ per migliorare le proprie fotografie in funzione, soprattutto, della partecipazione ai concorsi o alla pubblicazione su web. E’ facile trovare online tutorial gratuiti che insegnano a esasperare la nitidezza, a generare una colorazione accattivante, a sostituire un cielo troppo poco di impatto e così via.

Chi non ha mai approcciato un programma complicato come Photoshop difficilmente trova chi lo guidi in modo corretto, graduale e non inutilmente esasperato a sviluppare i propri file.

Chi invece è già in grado di utilizzare i programmi di fotoritocco scopre sovente di essere partito col piede sbagliato, tralasciando, a favore di lavorazioni esasperate, ciò che invece dovrebbe essere il fattore di primaria importanza: la scelta di una ‘filosofia’ di intervento e lo studio accurato della singola immagine prima di procedere.

Non mi propongo come l’ennesimo guru e posso afferamere tranquillamente di non conoscere in modo approfondito i programmi di fotoritocco, ma, con estrema semplicità, penso di poter offrire un utile punto di vista su una tipologia di intervento corretta, poco invasiva e comunque di impatto.

Per questo il corso che propongo tratterà tecnicamente solo quanto indispensabile, tralasciando la miriade di strumenti di Photoshop che nella pratica non si utilizzano o si utilizzano molto raramente. Il tutto passo a passo, partendo da zero, con un approccio semplice anche per chi utilizzi poco il computer.

Argomenti Trattati (flessibili)

  1. Le scelte fondamentali. Filosofia di intervento

  2. Paesaggio, ritratto, viaggio e reportage richiedono modalità diverse

  3. Studio preventivo dell’immagine e scelte di lavorazione

  4. Interfaccia di Photoshop e Camera RAW

  5. Apertura e ottimizzazione del file RAW in Camera Raw

  6. Strumenti principali e di utilizzo pratico effettivo

  7. Selezioni

  8. Livelli, maschere e utilizzo di alcuni metodi di fusione

  9. L’importanza delle dominanti di colore e come correggerle

  10. Filtri che posso essere utili

  11. Lavorazione zonale e variazioni di luce

  12. Uniformare una serie di fotografie


Circoli fotografici, gruppi (non oltre 8 utenti) e individuali possono contattarmi per email per ricevere ulteriori infirmazioni:

sommy@sommyfoto.it

 

IL LIBRO DA POSSEDERE


Prima. Donna

Margaret Bourke-White

CONTRASTO   € 35.oo


Edito in occasione della mostra allestita a Palazzo Reale di Milano, a cura di Alessandra Mauro, con un centinaio di fotografie iconiche di una delle più grandi fotografe di sempre, il libro segue la progressione per tematiche scelta per l’esposizione. Le immagini provengono dall’archivio di LIFE.

Guardando le fotografie di Margaret Bourke-White si stenta a credere che siano state scattate prevalentemente negli anni ’30 e ’40 e ancor di più che siano opera di una donna, la prima, appunto.  Egocentrica al punto giusto, forse in verità solo consapevole della sua enorme abilità, visionaria quanto le bastava per cogliere ciò che altri non vedevano, capace di sintetizzare una storia in pochi, straordinari scatti.  Non sempre ben voluta da colleghi superati in bravura e tempismo, ma apprezzata dal pubblico che vedeva i suoi scatti su LIFE. Volitiva e pronta a qualsiasi sforzo e rischio per raggiungere il risultato. vestiva quasi sempre con un soprabito rosso vivo, un look assai poco ‘fotografico’ e anche in questo si distingueva.


Prima donna fotografa di LIFE, nel 1929. Prima a entrare in fonderia ad affrontare il calore delle fornaci per lasciarcene testimonianza con fotografie industriali quanto artistiche. Prima nel documentare le depressione degli anni ’30 nel Sud degli Stati Uniti, prima anche di Walker Evans e Dorothea Lange. Prima nell’essere aspramente criticata per le sue fotografie che vennero definite ‘forzate’ (invidia o verità ?). Prima a documentare l’Unione Sovietica e lo sviluppo dei piani quinquiennali dei soviet. Prima a scendere in miniera coi minatori neri sudafricani e ancora una volta prima donna ad entrare in un campo di concentramento nazista, Buchenwald, per documentarne l’orrore, senza farsi sopraffare. Se non prima, tra le prime donne più pagate d’America.  Prima, infine, anche nel trovare il coraggio di superare la sua innata eleganza e farsi ritrarre, malata e segnata dalla sofferenza, quando il Parkinson, contro cui lottava da anni stava per avere il sopravvento.

Mai titolo per un libro fu più azzeccato. Prima e Donna riassumono i pregi di una fotografa non tanto conosciuta e apprezzata quanto meriterebbe. Un libro che dovrebbe trovare posto sugli scaffali di ogni innamorato della fotografia, per il suo valore storico, ma anche per la qualità delle fotografie. Purtroppo la qualità di stampa non è elevatissima, ma vale (almeno per me) lo stesso principio della tecnica fotografica: meglio un buon prodotto con una tecnica non eccelsa di una perfezione tecnica fine a se stessa.


U.S.






















© Oscar Graubner / The LIFE Images Collection via Getty