Oggi parliamo, più che un vero e proprio libro fotografico, di un reportage a lungo termine proposto in forma di libro. E anche se sono occorsi diversi anni a Valerio Bispuri per concludere il suo lavoro, non è da tutti riuscire a produrre un reportage con un numero di immegini notevole, senza concessioni né alla qualità dell’immagine né al significato di ogni singola inquadratura.
Il consumo di Paco, droga derivata dagli scarti della cocaina mescolati con ogni genere di sostanza letale, inclusi cherosene e polvere di vetro, è iniziato nei primi anni Novanta e si è ancor più diffuso a partire dal cambio di secolo nelle periferie disastrate di Buens Aires, dove inizia e trova il suo sviluppo la ricerca di Bispuri. Le conseguenze, ben evidenti nelle immagini, creano dipendenza già dalla prima assunzione e sono devastanti.
Nelle fotografie di Bispuri si legge a volte la drammaticità dei momenti (come nello scatto di copertina), in altri la crudezza disperata della vita dei consumatori di paco, ma anche il vissuto del fotografo che riesce a risultare assente dalla scena, come ogni buon fiuto da reportage, e nello stesso tempo emotivamente partecipe. Partecipazione che si fa esplicita nelle parole dello stesso autore che accompagnano gli scatti.
U.S.
© immagine Valerio Bispuri
LA FOTO DEL MESE
Il Serpente della Solitudine © Umberto Carlo Sommaruga